13/12/2012 by Danilo Luparello

Quando un animale non scappa davanti all’uomo è generalmente perché non ha paura di lui, o perché “ha bisogno” dell’uomo, sa che può aiutarlo. Quando poi l’animale è un nostro amico a quattro zampe, accade spesso che si stabilisca un vero e proprio discorso, fatto solo di sguardi o di piccoli gesti.Come in questa foto di Danilo Lupatello, dove si svolge una curiosa e divertente scenetta: davanti ad un grande banco di pesce, il gatto sembra chiedere all’uomo che lo sta fissando un po’ di complicità per aiutarlo in un … “assaggio”. Come sarà finita? A noi – che siamo amanti degli animali – ci piace immaginare che l’uomo alla fine abbia ceduto, e che il gatto si stia ancora leccando i baffi! (recensione a cura di Carlo Traina)
Quando un animale non scappa davanti all’uomo è generalmente perché non ha paura di lui, o perché “ha bisogno” dell’uomo, sa che può aiutarlo. Quando poi l’animale è un nostro amico a quattro zampe, accade spesso che si stabilisca un vero e proprio discorso, fatto solo di sguardi o di piccoli gesti.
Come in questa foto di Danilo Lupatello, dove si svolge una curiosa e divertente scenetta: davanti ad un grande banco di pesce, il gatto sembra chiedere all’uomo che lo sta fissando un po’ di complicità per aiutarlo in un … “assaggio”. Come sarà finita? A noi – che siamo amanti degli animali – ci piace immaginare che l’uomo alla fine abbia ceduto, e che il gatto si stia ancora leccando i baffi! (recensione a cura di Carlo Traina)

23/11/2012 by Kobi Kobi B

“When rains appears that raining on all, feelings, things, thoughts, on the roads.
The rain itself ‘indelible sense of melancholy, a sensitive heart can not but listen. “(Stephen Littleword)

18/11/2012 by Kata Kőműves

A dark road, the solitary walk of an enlightened man of car lights, the only light that shows the way. Sometimes just a particular to tell us many things. We do not see his face, but we can imagine his thoughts and if we listen we can hear the sound of his footsteps on the pavement. A metropolitan ambience that might remind a movie of 1969, directed by John Schlesinger, Midnight Cowboy, where the young Texan Joe Buck, tired of his boring life and full of bad memories and his work as a dishwasher in a diner, decided to go to New York.
(rewiew by Roberta Pastore)
Una strada buia, il cammino solitario di un uomo illuminato di fari delle automobili, unica luce che gli indica la strada. A volte basta un particolare a raccontare molte cose. Non vediamo il suo volto, ma possiamo immaginare i suoi pensieri e se stiamo in ascolto possiamo sentire il rumore dei suoi passi sull’asfalto. Un ambientazione metropolitana che potrebbe ricordare un film del 1969 diretto da John Schlesinger Un uomo da marciapiede (Midnight Cowboy) dove Il giovane texano Joe Buck, stanco della sua vita noiosa e piena di brutti ricordi e del suo lavoro di lavapiatti in una tavola calda, decide di partire per New York.

8/11/2012 by Alejandro Rubio

There is almost always a “crossing of glances,” outside of a church, including who gets in and who’s out. In general out there are the beggars, sometimes boys or tourists who use the stairs to sit and rest.
In those looks there are always many meanings: the practical, on simple request of a coin, in the deeper ones, on who you ask what drives a person to enter and pray, and what to remain on the fringes of the faith.
Going beyond the title that the author Alejandro Rubio gave us (“You do not remember me”), this photo expresses very well the difference of mind, and in doubtful look man, facing the woman who is entering , there is the whole mystery of dualism between faith and skepticism.
C’è quasi sempre un “incrocio di sguardi”, fuori da una chiesa, tra chi entra e chi sta fuori. In genere fuori ci sono i mendicanti, altre volte ragazzi o turisti che utilizzano i gradini per sedersi e riposarsi.
In quegli sguardi ci sono sempre tanti significati: da quelli pratici, di semplice richiesta di una moneta, a quelli più profondi, di chi si chiede cosa spinge una persona ad entrare e a pregare, e cosa invece a rimanere ai margini della fede.
Andando oltre al titolo che lo stesso autore Alejandro Rubio ci ha fornito (“Lei non si ricorda di me”), questa foto esprime molto bene questa differenza d’animo, e nello sguardo dubbioso dell’uomo, rivolto verso la donna che sta entrando, c’è tutto il mistero del dualismo tra fede e scetticismo. (rewiew by Carlo Traina)

26/10/2012 by Sammy Sharon

Many say that animals reflect the character (and often the appearance) of their masters, and vice versa. In this photo the photographer took this aspect: the ladies bike and the dog that brings in the basket have the same behavior, the same serious expression and elegant.
In a word, as rightly pointed out Sammy Sharon in the title, “Togetherness” (intimacy)
Molti affermano che gli animali rispecchiano il carattere (e spesso le sembianze) dei loro padroni, e viceversa. In questa foto il fotografo ha colto proprio questo aspetto: il signore in bicicletta e il cagnolino che porta nel cesto hanno lo stesso portamento, la stessa aria seria ed elegante.
In una parola, come ha giustamente sottolineato Sammy Sharon nel titolo, “Togetherness” (intimità) (rewiew by carlo Traina)

02/10/2012 by Enzo Truppo

L’uomo della foto sembra trascurare che, mentre lui sta passeggiando, avviene l’eterno evento del tramonto. Non guarda il sole, lo ignora, immerso com’è nel suo cammino e – sicuramente – nei suoi pensieri.                   Eppure, probabilmente, egli ha scelto proprio quel momento, proprio quel luogo (il mare, il suo rumore)                                   per restare solo con se stesso e con le sue riflessioni.
La posizione del soggetto verso la fine del fotogramma va contro le “regole” classiche della composizione (dare “spazio” davanti a un soggetto che si muove), ma è così perché emblematica: indica una strada percorsa.
La bellezza della foto sta innanzi tutto nella sua simbologia, e la scelta del B/N è funzionale a tutto ciò: con i colori caldi del tramonto, l’osservatore sarebbe stato attirato più dal fattore cromatico che da quello rappresentativo. (recensione a cura di Carlo Traina)

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