
7 /12 /2012 by Ömer Diyelim

Potete giurarci: quando una “banda” di ragazzini trova uno spazio libero da macchine, parcheggi e senza il solito via vai di gente, quello spazio diventa in un attimo un campo di calcio. Un pallone appare magicamente e qualcuno comincia subito a correre e a imitare tiri e finte dei grandi campioni. Per quei ragazzini conta solo questo, e sicuramente poco importa di giocare avendo sullo sfondo un pezzo di Storia. (recensione a cura di Carlo Traina)
Il messaggio della foto ruota tutto attorno al titolo volutamente ambiguo: mentre per tutti “Wall Street” è la famosa via di New York, per Gregorio Tommaseo è invece un muro su una strada anonima. Laggiù Wall Street indica il mondo della finanza, del denaro e dei colletti bianchi, qui è il luogo dove un uomo cerca di elemosinare qualche spicciolo suonando il violino.
A parte il “messaggio” e il significato, vanno apprezzati soprattutto la composizione, il bianco e nero, e la scelta di scattare in un momento di estrema solitudine in cui si è venuto a trovare il “nostro” violinista.(recensione a cura di Carlo Traina)